La spiaggia delle Due Sorelle a Sirolo, la ‘regina’ delle spiagge marchigiane

La spiaggia delle Due Sorelle a Sirolo è un vero e proprio gioiello delle Marche, conosciuta come la “regina” delle spiagge marchigiane. La spiaggia si trova all’interno del Parco del Conero e si distingue per la sua bellezza naturale, con un mare cristallino e un panorama mozzafiato.

Il nome della spiaggia deriva dai due faraglioni che si trovano a pochi metri dalla costa, simboli del luogo.

La spiaggia delle Due Sorelle è raggiungibile solo via mare, ed è possibile visitarla durante l’estate con gite in barca organizzate. Durante queste gite si possono ammirare l’alba o il tramonto, oppure fare un’escursione in canoa per godere appieno della bellezza del luogo. In alternativa, è possibile raggiungere la spiaggia attraverso il sentiero del Passo del Lupo, un percorso immerso nella natura del Parco del Conero. NB – negli ultimi anni non è consentito scendere fino alla spiaggia tramite il Passo del Lupo per pericolo di frane.

La spiaggia delle Due Sorelle è un luogo incantevole che offre un’esperienza unica, tra le bellezze naturali del Parco del Conero e la leggenda dei due faraglioni. Una tappa obbligatoria per chi ama il mare e la natura. Oggi è diventata il simbolo iconico della Riviera del Conero.

Dai primi di agosto fino ai primi di settembre l’accesso consentito solo su prenotazione tramite l’App Spiagge.it oppure il sito www.spiagge.it

(La prenotazione NON è necessaria se si raggiunge la spiaggia tramite il servizio traghetto dei Traghettatori del Conero)

 

Come raggiungerla

Raggiungibile solo via mare, con traghetti che partono dal porticciolo di Numana. Per i più sportivi, in canoa/sup partendo dalle spiaggie di Numana, Sirolo o Portonovo. Dal cimitero di Sirolo ci sono le indicazioni per l’Itinerario 302, che vi porterà fino ad un belvedere (uno sperone di roccia), offrendovi una vista mozzafiato sulla spiaggia delle Due Sorelle e sulla Riviera del Conero. Non è consentito scendere fino alla spiaggia tramite il Passo del Lupo per pericolo di frane.

 

La leggenda

Esistono diverse varianti sull’origine mitologica dei due faraglioni. La più gettonata è legata alla presenza di una sirena simile a quelle che hanno ammaliato Ulisse nell’Odissea. Il suo compito infatti era quello di apparire ai marinai e attirarli a riva con il canto seducente. Quando i malcapitati giungevano a terra la leggenda vuole che venissero imprigionati in una grotta, la Grotta degli Schiavi. Tutto succedeva con l’aiuto di un demone marino che un giorno venne trasformato in pietra dalla giustizia divina e diviso in due parti. Oggi è ancora là. (foto di repertorio)

Secondo un altra leggenda invece, i due faraglioni, chiamati anche “Le Sorelle” o “Le Gemelle”, erano due sorelle che, trasformate in pietra dalla Dea del mare, guardavano in eterno verso il mare.

Si narra che un tempo c’erano due sorelle bellissime, innamorate entrambe del Dio del mare. Quando questi decise di sposare solo una di loro, l’altra, invidiosa e gelosa, decise di gettarsi in mare. Il Dio del mare, commosso dalla sua triste fine, trasformò entrambe in due faraglioni perché potessero guardare in eterno il mare insieme.

Questa leggenda è molto radicata nella cultura locale e si può apprezzare ancora di più durante le gite in barca organizzate per visitare la spiaggia delle Due Sorelle, quando i faraglioni possono essere ammirati da vicino. Alcune guide turistiche, durante la navigazione, raccontano questa leggenda e altre aneddoti legate al luogo.

In generale, la leggenda dei due faraglioni rappresenta una storia romantica e triste allo stesso tempo e rende la spiaggia delle Due Sorelle un luogo ancora più affascinante e misterioso.

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