L’artista Francesco Giannatiempo, Lucano di origini ma Anconetano d’adozione ha realizzato alcune opere utilizzando una tecnica particolare per tirare fuori dai nostri moscioli un pigmento unico nel suo genere.
Sul suo blog personale infatti ci racconta di come due colori utilizzati nelle sue opere (Co’nero e Biolet) abbiano origine da pigmenti ottenuti artiginalmente attraverso lavoro di estrazione manuale (lama di rasoio) dal guscio dei mitili (cozze o moscioli ad Ancona). Dal film di rivestimento del mitilo, attraverso passaggi artiginali, si ottiene polvere nera: da qui Co’nero, i.e. co(lore) nero del Conero – zona tipica della cozza selvatica o mosciolo. Con ulteriore e successiva raschiatura meccanica del guscio, si ottiene una polvere di color violetto: da qui Biolet (violetto > violet > bio_let).
LE OPERE
Per approfondire ti invitiamo a visitare le pagine delle rispettive opere:
Co’nero
Dimensioni: cm 58 x 18 x 1.5 / kg 0.390
Tela fissata con chiodi riciclati su telaio di legno bruciato riciclato;
Tecnica: Acrilico con Pigmenti /-\uto_prodotti;
pennello + spatolina;
Link: www.unlucano.com/2021/07/14/conero
Im_Printing_Fossils
Tela su legno riciclato cm 67 x 57,5 x 1,5 / kg 1,0
Tecnica: Acrilico di Co’nero – pigmento naturale da riciclo mitili
Link: www.unlucano.com/2021/07/17/im_printing_fossils
Sad_ie_vol#6
Tela su legno riciclato cm 66,5 x 57 x 1,5 /kg 1,0
Tecnica: Acrilico di Co’nero & Biolet – pigmenti ottenuti da riciclo mitili
Link: www.unlucano.com/2021/07/17/sad_ie_vol6